Previeni il cryptolocker ed i vari Ransomware
Synology, salva la tua azienda ed i tuoi dati dalle minacce della rete
Quando si parla di NAS, Synology è sempre sinonimo di qualità. L’azienda taiwanese offre da anni soluzioni hardware e software di alto livello, adatte sia ai professionisti che ai privati che vogliono tenere al sicuro tutti i propri file in modo da potervi accedere in ogni situazione.
Un server NAS ben configurato è l’ultimo baluardo contro le perdite di dati in conseguenza ad un attacco ransomware.
Un malware non dovrebbe riuscire a insediarsi sui PC collegati alla rete locale. Quando ciò succede, significa che le politiche di sicurezza adottate all’interno della propria impresa o dello studio professionale non sono adeguate.
Se un malware riesce ad arrivare su una workstation o comunque sul PC di un dipendente significa che le difese utilizzate a monte hanno fallito, sono configurate in maniera scorretta o non sono efficaci.
L’amministratore di sistema più scrupoloso dovrebbe verificare che nessuna porta dei sistemi della LAN sia esposta sulla rete Internet, mantenere aggiornati tutti i software in uso su client e server, fare in modo che gli utenti usino account dotati di permessi limitati (non amministrativi) e usare sistemi centralizzati per la protezione degli endpoint così da bloccare qualunque minaccia prima che possa raggiungere i singoli device.
Per non correre rischi ed evitare perdite di dati in seguito a un’infezione, è però importante abbinare anche una corretta politica di gestione dei backup.
I backup multiversione, gestiti ricorrendo a un server NAS Synology professionale, rappresentano l’ultimo baluardo per scongiurare perdite di dati in seguito a un attacco ransomware.
Difendere i propri dati dai ransomware con un Synology capace di gestire backup multiversione
I ransomware sono una particolare tipologia di malware che, una volta in esecuzione sul sistema dell’utente, in genere creano una versione crittografata dei file eliminando le versioni originali (cosicché non possano essere ripristinate) e chiedendo un riscatto in denaro per il loro “sblocco”.
Le copie cifrate dei file vengono create usando algoritmi sicuri e chiavi RSA a 2.048 o 4.096 bit così da rendere impossibile il recupero dei dati usando attacchi brute force.
I ransomware più moderni e aggressivi sono in grado non soltanto di crittografare i file personali dell’utente memorizzati sul PC in uso ma anche quelli accessibili attraverso le cartelle condivise in rete locale.
Addirittura, se sul sistema fossero installati i client di Google Drive, Microsoft OneDrive, Dropbox e l’utente avesse effettuato l’accesso a tali piattaforme, il ransomware può crittografare il contenuto degli account cloud ampliando ulteriormente il danno.
L’installazione in rete locale di un server NAS Synology che effettui il backup multiversione dei propri file, permetterà di scongiurare i rischi di perdite di dati anche in caso di infezione da ransomware.
In tale malaugurata situazione, sarà infatti sufficiente eliminare l’infezione da ransomware e ripristinare le copie più aggiornate dei propri file, salvate sul NAS.
A volte, il backup locale potrebbe non essere sufficiente contro un attacco ransomware distruttivo verso le cartelle condivise sul server NAS tramite i servizi di accesso ai file sul PC. Il modo migliore per evitare ciò è aggiungere un ulteriore livello di protezione in modo da avere altre versioni di backup non infette archiviate in una posizione esterna. In caso di attacco ransomware, è ancora possibile accedere ai dati archiviati in luoghi diversi.